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EGP ad Assemblea FIPE: “Difficoltà per i pubblici esercizi che offrono giochi”

 EGP ad Assemblea FIPE: “Difficoltà per i pubblici esercizi che offrono giochi”

Immagine: FIPE – Confcommercio

Ieri si è tenuta a Roma l’Assemblea annuale di FIPE-Confcommercio “Oltre la crisi. I pubblici esercizi alla ricerca di modelli sostenibili” che ha visto, tra le presenze, quella del neo Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso e del Presidente della Conferenza delle Regioni, il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, oltre alla partecipazione del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e del Presidente di FIPE-Confcommercio Lino Enrico Stoppani. Presente anche il Direttore dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli Marcello Minenna.

In tale occasione, il Presidente EGP-FIPE Emmanuele Cangianelli ha sottolineato come gli esercizi che offrono gioco regolamentato stiano attraversando un momento di particolare difficoltà, data dalla congiuntura della crisi energetica e dei danni economici della panedemia.

“Le Gaming Hall ed i pubblici esercizi che offrono giochi vivono da tempo difficoltà strutturali, per le marginalità molto ridotte su cui pesa la regolazione, spesso eccessivamente restrittiva sia a livello nazionale che locale. Abbiamo oneri fissi e non prorogabili che determinano costi fiscali e di gestione molto importanti, buona parte dei quali destinati all’Erario. Parliamo di quasi 6 miliardi attesi per il 2022. Considerando il danno economico della pandemia con due lockdown, che hanno azzerato i ricavi di un intero anno, e l’aumento esponenziale del costo dell’energia, si capisce che gli esercenti del gioco legale hanno urgente bisogno di misure adeguate aggiuntive ai crediti fiscali ed ai prestiti garantiti, che diano sicurezza per il futuro”, ha affermato Cangianelli.

“A maggior ragione perchè per loro non c’è modo di aumentare i prezzi delle giocate, imposti dallo Stato, quindi ogni aumento di costi grava esclusivamente sui loro conti. Insomma, c’è bisogno di supportare un comparto in difficoltà attraverso interventi mirati alla certezza normativa per le sale e per i punti di gioco autorizzati, per garantire la legalità e la tutela dei consumatori, in primo luogo dalle dipendenze patologiche, con investimenti in risorse umane, formazione e nuove tecnologie. Allo stato attuale tutti i ricavi del retail gaming servono a coprire i costi di gestione e, evidentemente, non è una situazione sostenibile. Urge un segnale d’attenzione nei nostri confronti da parte del nuovo esecutivo”, ha concluso il Presidente.

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